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Emergenza coronavirus: Protocollo 14 Marzo 2020, confronto tra l’azienda e il coordinamento degli RLS IBM Italia

Il Coordinamento Nazionale degli RLS IBM Italia si è riunito in teleconferenza con l’azienda in data 16 Marzo, per un primo confronto sull’applicazione del protocollo del 14 marzo u.s. nella nostra realtà aziendale. Il protocollo rappresenta la linea guida condivisa tra le Parti per agevolare le imprese nell’adozione di misure di sicurezza anti-contagio.

Innanzitutto, come previsto dal punto 13 del protocollo stesso si è costituito il Comitato per l’applicazione e la verifica della regolamentazione con la partecipazione di RSU e dei Rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza, dei rappresentanti del datore di lavoro delle varie sedi, del RSPP e del medico competente.

I temi maggiormente dibattuti sono stati: informazione, sanificazione delle sedi, consegna dei Dispositivi di Protezione Individuale e trasferte .

L’azienda ci ha informato che tutte le sedi sono state sanificate. Gli ingressi nelle sedi di Segrate, Torino e Roma devono essere autorizzati dal manager tramite il responsabile di sede; l’ingresso è garantito solo per lo stretto tempo necessario ad espletare particolari esigenze. L’azienda ha ribadito che ci sono percorsi da rispettare e che è importante il rispetto di queste indicazioni, in quanto in seguito l’area è sottoposta a nuova sanificazione. A partire dal 10 Marzo, la presenza in azienda è stata estremamente limitata e in particolare a Torino 0, a Milano 10, a Roma via Stipa 2, a Roma via Veneziani 10 (su tre turni). Gli RLS hanno richiesto la sanificazione a ogni cambio turno sulle tastiere e scrivanie condivise.

In prossimità delle reception sono stati messi dei disinfettanti ed ai tornelli verranno messi dei comunicati di informazione in ottemperanza a quanto previsto al punto 1 del protocollo.

Per quanto riguarda la distribuzione dei Dispositivi di Protezione Individuali (punto 6) l’azienda ci ha detto che ci sono stati problemi di approvvigionamento; non a tutti i tecnici fino a venerdì scorso erano stati forniti i kit di protezione (mascherine, guanti e gel). Gli RLS segnalano che al momento mancano nei kit guanti e gel e - comunque - di avere la conferma della consegna di essi a tutti i tecnici divisi per sede.

Gli RLS sulla distribuzione dei Kit, hanno fatto notare la discrepanza tra il manuale d’uso che i colleghi hanno trovato nelle scatole e quello che si trova nel sito; le mascherine FFP3 consegnate sono riutilizzabili per specifici utilizzi, ma non per eventi patogeni. In ogni caso gli RLS segnalano che l’eventuale procedura di sanificazione della mascherina è molto più complessa di quanto specificato sul sito e difficilmente praticabile presso le sedi dei clienti. E’ improponibile che questa operazione si faccia presso la propria abitazione.

In merito all’esigenza di trasferte, l’azienda sostiene che in ragione della “business continuity”, sono state valutate dalla linea manageriale quelle che sono le trasferte che non possono essere sospese.
Gli RLS ritengono che il Business Case di un progetto o ragioni di "business continuity" non giustifichino di per sé la trasferta. Fermo restando la messa a disposizione degli opportuni DPI descritti all'art.6 del protocollo, senza i quali i lavoratori non possono lavorare presso sedi esterne, pur riconoscendo il possibile carattere di emergenza che possono avere alcuni interventi tecnici, gli RLS hanno richiesto che viaggi e trasferte siano strettamente limitate a:

Gli RLS, in linea con quanto previsto dal protocollo, hanno specificatamente richiesto di non consentire altre trasferte (come ad esempio attività commerciali, pre-ventita, o di sviluppo ed evoluzione applicativa) in quanto da ritenersi non essenziali e quindi differibili.

Gli RLS segnalano, inoltre, la difficoltà per le persone in trasferta di pranzare, essendo bar e ristoranti chiusi. IBM valuterà le possibili soluzioni a questo problema.

Ribadiamo che è necessario monitorare le scelte dei manager, affinchè tutte le attività che tecnicamente possono essere eseguite tramite una connessione remota, siano eseguite in tal modo e limitare allo stretto necessario le operazioni presso i clienti. Gli RLS hanno richiesto di avere un prospetto, con cadenza regolare, il numero dei colleghi impegnati in attività in trasferta per sede di appartenenza e business unit.

Garantire misure di precauzione e contenimento dei contagi è un dovere di interesse nazionale.

Invitiamo tutti le colleghe e i colleghi, che per eccezionali e comprovate esigenze fossero costretti a recarsi in sede o presso le sedi dei clienti e riscontrassero difficoltà ad ottenere i dovuti dispositivi di protezione individuale (mascherine in primis) e relativi pass per viaggiare, a segnalarlo agli RLS della propria sede o un RLS di un’altra sede, qualora la propria sede fosse sprovvista (la lista si può trovare a questo indirizzo http://rsuibmsegrate.altervista.org/rsu.htm#RLS). Invitiamo, altresì, i colleghi a segnalare eventuali situazioni, in cui i propri manager avessero indicato di recarsi presso il cliente, nonostante ci sia la possibilità tecnica di lavorare da remoto.

17 marzo 2020

Coordinamento Nazionale RLS IBM Italia