Da: Salute, sicurezza, ambiente, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS); Accesso alle sedi e aree riservate

Emergenza coronavirus: continua il confronto tra l’azienda e il coordinamento degli RLS IBM Italia

Il 23 marzo si è svolta una nuova riunione del comitato per l'applicazione del protocollo del 14 marzo u.s. tra il Coordinamento Nazionale degli RLS IBM Italia e l'Azienda, alla presenza del medico competente.

Per quanto riguarda la situazione sanitaria, l’azienda ha comunicato l'esistenza tra il personale IBM di tre casi di positivi al Covid19 e che tutti e tre non hanno avuto contatti con altri colleghi nei 15 giorni antecedenti la rilevazione del contagio.

L’azienda ha recepito la richiesta degli RLS di avere un protocollo per l’accesso alle sedi a tal proposito sono state inviate a tutti lavoratori le comunicazione del 19 Marzo e del 22 Marzo. E' stato confermato che la presenza in azienda è stata estremamente limitata e in particolare nell'ultima settimana a Torino 0, a Milano 3, a Roma via Stipa 3, a Roma via Veneziani 3 (su tre turni). L’azienda ha disposto la sanificazione a ogni cambio turno sulle tastiere e scrivanie condivise.

Per quanto riguarda la distribuzione dei Dispositivi di Protezione Individuali (punto 6 del protocollo).L’azienda ha confermato che c’è stato un secondo invio di 12 FFP2 monouso a persona. Gli RLS hanno chiesto di valutare la restituzione di eventuali mascherine integre FFP3, affinchè venissero donate a strutture ospedaliere l’azienda sta valutando delle soluzioni. L’azienda ha confemato la possibilità di mettere a nota spese il costo dei gel disinfettante.

Il decreto DPCM del 22 marzo 2020, ha introdotto la definizione delle attività (indicate con il codice ATECO) di carattere essenziale, secondo il quale i codici da 58 a 63 riguardanti di servizi di informazione e comunicazione rientrano in tale elenco, tra cui quello quello che caratterizza l'attività di IBM (62.09.09). Fermo restando l'indicazione di lavorare da remoto in tutti i casi le condizioni lo consentissero, l’azienda ci ha informato che durante la settinama scorsa sono usciti per interventi presso sedi del cliente o presso data-center complessivamente poco meno di duecento lavoratori. Dopo l'introduzione dell'ultimo decreto le uscite dovrebbero ridursi ulteriormente a poco più di un centinaio, prevalentemente nel settore GTS-TSS. Gli RLS, in linea con quanto previsto dal protocollo, ribadiscono di non consentire altre trasferte (come ad esempio attività commerciali, pre-ventita, o di sviluppo ed evoluzione applicativa) in quanto da ritenersi non essenziali e quindi differibili.

L’azienda in risposta alla nostra segnalazione della difficoltà per le persone in trasferta di pranzare, essendo bar e ristoranti chiusi, ha risposto che rimborserà un importo fortettario per le attività svolte a cavallo del pranzo.

Gli RLS continueranno a monitorare con cadenza regolare, il numero dei colleghi impegnati in attività in trasferta per sede di appartenenza e business unit in modo da verificare che tutte le attività tecnicamente eseguibili tramite una connessione remota, siano eseguite in tal modo e limitando così allo stretto necessario le operazioni presso i clienti.

Garantire misure di precauzione e contenimento dei contagi è un dovere di interesse nazionale.

Invitiamo tutti le colleghe e i colleghi, a segnalare agli RLS della propria sede o un RLS di un’altra sede, qualora la propria sede fosse sprovvista (la lista si può trovare a questo indirizzo http://rsuibmsegrate.altervista.org/rsu.htm#RLS) di segnalare eventuali difficoltà nel ricevere i DPI o altri problemi attinente alla sicurezza e salute.

26 marzo 2020

Coordinamento Nazionale RLS IBM Italia