IBM rompe la trattativa sul controllo a distanza
LO SCORSO 24 SETTEMBRE IBM HA DECISO DI INTERROMPERE,
QUANDO ORMAI CI SI AVVICINAVA ALLA CONCLUSIONE, LA
TRATTATIVA SUL CONTROLLO A DISTANZA,NEGOZIATO IN COR-
SO DA OLTRE CINQUE ANNI.
L'INCREDIBILE E GRAVISSIMA DECISIONE DI IBM E' STATA
ORIGINATA DALLA PRETESA DI ESCLUDERE DALLA TRATTATIVA
TUTTO L'AMBIENTE "INTERATTIVO" (MONDO vm E tso) CHE
COMPRENDE APPLICAZIONI COME ithone, hone, profs, oa,
infocen, iqpseg, cicbas, spf, info, cmstis, OLTRE AI
VARI tso1, tso2, tsopr, tsopcis, tsotis, ecc. (UN AM-
BIENTE, CIOE', CHE RIGUARDA OLTRE IL 98% DELL'ATTIVI-
TA'A TERMINALE DEI LAVORATORI.
PRECEDENTI E STORIA
DELLA TRATTATIVA
IL 7-1-'82 IBM ITALIA VENIVA DENUNCIATA DA UN GRUPPO
DI DELEGATI DEL C.diF. DI MILANO E DAI SEGRETARI PRO-
VINCIALI DELLA F.L.M., PER VIOLAZIONE DELLA LEGGE 300
ART.4, PER LA PRESENZA,IN AZIENDA, DI SISTEMI ATTI AD
ESEGUIRE IL CONTROLLO A DISTANZA DELL'ATTIVITA' DEI
LAVORATORI. IN SEGUITO VENIVA FIRMATO UN DOCUMENTO DI
ACCORDO QUADRO - in data 23-2-'82 - CHE RESTAVA INAP-
PLICATO PERCHE' L'AZIENDA VANIFICAVA OGNI TENTATIVO
DEL SINDACATO DI CONCORDARE I PREVISTI ALLEGATI CHE
AVREBBERO DOVUTO DEFINIRE LE TRANSAZIONI AD ACCESSO
DI GRUPPO E AD ACCESSO INDIVIDUALE. IL 5-12-'84 IL
PRETORE DI MILANO, PUR ASSOLVENDO GLI IMPUTATI - che
rappresentavano l'Azienda - IN QUANTO NON CONSAPEVOLI
DELL'ANTISOCIALITA' DEL COMPORTAMENTO, RIBADIVA CHIA-
RAMENTE NELLA MOTIVAZIONE DELLA SENTENZA,CHE I SISTE-
MI DI ELABORAZIONE DATI IBM HANNO TUTTE LE POTENZIA-
LITA' PER EFFETTUARE IL CONTROLLO A DISTANZA DELL'AT-
TIVITA' DEI LAVORATORI.
A FRONTE DELLA SENTENZA,IBM (CHE DA QUELL'ISTANTE NON
POTEVA NON ESSERE COSCIENTE DELLA POTENZIALITA' DEL
CONTROLLO A DISTANZA) RIAPRIVA LA TRATTATIVA PRECE-
DENTEMENTE INTERROTTA CON IL COORDINAMENTO NAZIONALE.
IL 2-10-'85, DOPO SEI MESI E MEZZO DI NEGOZIATI, SI
FIRMAVA UN DOCUMENTO INTEGRATIVO CHE MEGLIO DEFINIVA
STRUMENTI ED ARGOMENTI PER DAR CORPO ALL'ACCORDO QUA-
DRO DELL'82. A PARTIRE DA QUELLA DATA, NEL CORSO DI
16 INCONTRI (di cui l'ultimo il 10-4-'87) IBM ILLU-
STRAVA LE SUE PROPOSTE RELATIVE AGLI ACCESSI DI GRUP-
PO ED INDIVIDUALI ALLE DIVERSE TRANSAZIONI. IL COORD.
NAZ.LE DEI C.diF. IBM ESPRIMEVA, IN TRE INCONTRI SUC-
CESSIVI, LE PROPRIE CONTRODEDUZIONI.
MENTRE SULLE TRANSAZIONI IN AMBIENTE IMS SI CONSTATA-
VANO NOTEVOLI CONVERGENZE, LA NOSTRA PROPOSTA PER LO
AMBIENTE "INTERATTIVO" - pur prevedendo accessi indi-
viduali per oltre il 50% del volume delle transazioni
attive (si tenga conto che per l'ambiente ims la per-
centuale gia' concordata era ampiamente sotto il ven-
ti per cento) - TROVAVA LA RIGIDA CHIUSURA DELLA CON-
TROPARTE. IBM, INFATTI, INFORMAVA IL COORD. NAZ. DI
NON VOLER PROSEGUIRE NEL NEGOZIATO SE, PREGIUDIZIAL-
MENTE, NON FOSSERO STATE DEFINITE MATERIA NON INEREN-
TE LA TRATTATIVA LE APPLICAZIONI INTERATTIVE; CIO'IN
CONTRADDIZIONE CON IL COMPORTAMENTO PRECEDENTE DELLA
AZIENDA CHE, SUL MEDESIMO ARGOMENTO,AVEVA FORNITO IN-
FORMAZIONI QUALITATIVE E QUANTITATIVE.
DI FRONTE AL TENTATIVO ORMAI EVIDENTE DI SVUOTARE DI
OGNI SIGNIFICATO REALE L'ACCORDO SOTTOSCRITTO,IL SIN-
DACATO INVITAVA L'AZIENDA A RECEDERE DA UN ATTEGGIA-
MENTO TANTO INSENSATO. L'INVITO NON HA OTTENUTO, PUR-
TROPPO ALCUN SEGNO DI POSITIVA APERTURA.
L'ESIGENZA DI UNA TRATTATIVA
E GLI INTERESSI DELLE PARTI
LA LEGGE 300 ART.4 TUTELA, TRA L'ALTRO, I LAVORATORI
NELLA LORO DIGNITA' VIETANDO L'INSTALLAZIONE DI APPA-
RECCHIATURE ED IMPIANTI DAI QUALI DERIVI ANCHE LA SO-
LA POSSIBILITA' DEL CONTROLLO A DISTANZA DELLA LORO
ATTIVITA'. LA STESSA LEGGE PREVEDE PERO' CHE ACCORDI
TRA AZIENDA E SINDACATO REGOLAMENTINO LA MATERIA, NEL
SOLO CASO DELLA "POTENZIALITA' DI CONTROLLO". COME
APPARE EVIDENTE AD OGNI LAVORATORE IBM, E' INTRINSECA
ALL'UTILIZZO SEMPRE PIU' DIFFUSO DEL VIDEOTERMINALE
IN AZIENDA (CI STIAMO AVVICINANDO AD UN VIDEOTERMINA-
LE PER OGNI PERSONA) LA POSSIBILITA' DEL CONTROLLO A
DISTANZA. POICHE' NON E' PENSABILE, OGGI, UNA RINUN-
CIA A QUESTI STRUMENTI,LA SOLUZIONE RAGIONEVOLE (PRO-
SPETTATA DAI SINDACATI E CONDIVISA DA IBM) E' L'UTI-
LIZZO DI "PASSWORD" DI GRUPPO CHE NON PERMETTANO L'I-
DENTIFICAZIONE DEL SINGOLO LAVORATORE. NELL'ACCORDO
DEL 1982 E' DEFINITO "GRUPPO" UN INSIEME OMOGENEO DI
LAVORATORI NON INFERIORE A QUATTRO. QUESTO MODO DI
LAVORARE, GIA' UTILIZZATO IN PASSATO IN IBM SIA PER
AMBIENTI ims SIA interattivi, PUO' CONVIVERE CON L'U-
TILIZZO DI CODICI DI ACCESSO INDIVIDUALI (CHE DEVONO,
PERO', ESSERE L'ECCEZIONE PREVISTA IN CASO DI TRANSA-
ZIONI PARTICOLARMENTE CRITICHE O RISERVATE PER IBM).
RAGGIUNGERE UN ACCORDO SU QUESTO TEMA E' IMPORTANTE
SIA PER I LAVORATORI -POSTI IN CONDIZIONE DI LAVORARE
PIU' SERENAMENTE AL RIPARO DA POSSIBILI ABUSI IN MA-
TERIA DI CONTROLLO A DISTANZA- SIA PER L'AZIENDA CHE,
OLTRE A NON INCORRERE IN REATI, OTTERREBBE PRODUTTI-
VITA' CERTAMENTE MAGGIORI, PUR NON RINUNCIANDO A CON-
TROLLI SULLA QUALITA' DEL LAVORO CHE NON NE SAREBBERO
MINIMAMENTE INTACCATI.
IL LAVORO SVOLTO DA COORD. NAZ.LE ED IBM, A PARTIRE
DALLA SENTENZA DEL PRETORE DI MILANO, HA PORTATO ALLA
INDIVIDUAZIONE DELLE TRANSAZIONI CRITICHE:L'IMPROVVI-
SO VOLTAFACCIA DI IBM, CHE HA VOLUTO ROMPERE LA TRAT-
TATIVA DOPO AVER TENTATO DI SVUOTARLA DI OGNI REALE
SIGNIFICATO, FA TORNARE LA SITUAZIONE INDIETRO DI AN-
NI ED APRE PREOCCUPANTI ORIZZONTI.
LE PROSPETTIVE FUTURE
DI FRONTE A QUESTA DURISSIMA PRESA DI POSIZIONE DELLA
AZIENDA, VIENE SPONTANEO CHIEDERSI QUALI NUOVI OBIET-
TIVI SI PONGA IBM ITALIA: CI SONO GIA' NOTE LE SUE I-
NIZIATIVE, IN CAMPO POLITICO ED IN AMBITO CONFINDU-
STRIALE, PER ANDARE AD UN SUPERAMENTO DELLA LEGGE 300
(INIZIATIVA NELLA QUALE E' IN "BUONA COMPAGNIA" CON
IL SETTORE PIU' RETRIVO E REAZIONARIO DEL PADRONATO).
SONO SCELTE GRAVI, LA CUI RESPONSABILITA' RICADE SUI
VERTICI MANAGERIALI DELL'AZIENDA. CI AUGURIAMO UN RA-
PIDISSIMO RIPENSAMENTO CHE POTREBBE PORTARE A CONCLU-
DERE, FINALMENTE, UN ACCORDO COMPLETO ED ARTICOLATO
CON RECIPROCA SODDISFAZIONE.
NEL CORSO DI QUESTI ANNI IL COORD. NAZ.LE HA MANTENU-
TO UN ATTEGGIAMENTO COSTRUTTIVO E DI ESTREMA DISPONI-
BILITA' NEI CONFRONTI DELL'AZIENDA. A FRONTE DELLE
INDICAZIONI ESPLICITE CONTENUTE NELLA SENTENZA DEL
PRETORE DI MILANO, ABBIAMO SOPPORTATO RITARDI E LEN-
TEZZE AZIENDALI,CI SIAMO FATTI CARICO DI PROBLEMI TE-
CNICI ED ORGANIZZATIVI (MENTRE IBM SI RIFIUTAVA METO-
DICAMENTE DI FARLO,CERCANDO SOLO DI PROPORCENE NUOVI)
CI SIAMO ADOPERATI NEL SENSO DI CONCILIARE SEMPRE LE
ESIGENZE DI PRODUTTIVITA' CON QUELLE DI DIGNITA' DEI
LAVORATORI.
ORA PERO',DI FRONTE ALLO SPREZZANTE ATTEGGIAMENTO IBM
-NEI RIGUARDI DEI DIPENDENTI PRIMA ANCORA CHE DEL SIN
DACATO-DOVREMO NECESSARIAMENTE INTRAPRENDERE DA SUBI-
TO TUTTE LE INIZIATIVE NECESSARIE A TUTELA DEI LAVORA
TORI. QUESTO COSTERA' MOLTO ALL'AZIENDA (E,DI RIFLES-
SO,AI DIPENDENTI) SIA IN TERMINI ECONOMICI,SIA IN IM-
MAGINE E NON POTRA'NON AVERE RIPERCUSSIONI SULLE POS-
SIBILITA'DI SVILUPPO DI IBM NEL MERCATO ITALIANO,POS-
SIBILITA' CHE OGGI SI PRESENTANO FAVOREVOLI.
LA RESPONSABILITA' DI TUTTO CIO',SIA BEN CHIARO,E' DI
CHI VORREBBE PORRE IBM ITALIA AL DI FUORI DELLO STATO
ITALIANO,NELLA LOGICA DI COLLOCARE L'AZIENDA E I SUOI
LAVORATORI IN UN CONTESTO SLEGATO DAL MONDO REALE. IL
SINDACATO NON RINUNCERA' MAI -NE' POTREBBE FARLO- AD
ATTIVARSI E BATTERSI A DIFESA DEI DIRITTI E DELLA DI-
GNITA' DEI LAVORATORI IN QUESTA AZIENDA,NELL'INTERES-
SE IMMEDIATO E FUTURO DI TUTTI.
COORD.NAZ.
MILANO,15-10-'87 C.diF. IBM