200.000 "indesiderabili" per IBM UK
ovvero
LA DISCRIMINAZIONE DEI
LAVORATORI IN IBM
A fianco riproduciamo la prima pagina di un bol-
lettino del sindacato IBM statunitense. Si trat-
ta di materiale divulgato a livello mondiale da
IWIS (International Workers Ibm Solidarity), l'
organizzazione che raggruppa tutti i consigli di
fabbrica IBM a livello internazionale.
[Non riportato qui. GT 7/1997]
L'episodio riportato riguarda l'utilizzo da par-
te della IBM UK (Inghilterra) di "liste nere".
Tali liste, stilate da organizzazioni di destra
che raccolgono informazioni sull'attivita' sinda
cale, politica e sociale dei cittadini, vengono
vendute ad aziende con pochi scrupoli per discri-
minare, gia'in fase di assunzione, i candidati.
La rivista informatica DATALINK, che si era oc-
cupata del tema, dopo aver ricevuto in piu ripre-
se sdegnate smentite al sospetto che IBM UK fa-
cesse parte della schiera di tali aziende senza
scrupoli, e' riuscita ad entrare in possesso ed
a pubblicare fatture e mandati di pagamento per
5000 sterline (oltre 12 milioni di lire) per i
"servizi" resi dalla "Economic League", organiz-
zazione di destra che ha fornito una lista di ol-
tre 200.000 nominativi.
A fronte di queste evidenze, IBM UK ha pubblica-
mente ed ufficialmente ammesso l'utilizzo delle
"liste nere", impegnandosi a non farne piu' uso
per il futuro.
Questo episodio costuituisce un fatto isolato e
relativo alla sola Inghilterra o non e', forse,
la "punta di un iceberg" di ben piu' vaste di-
mensioni? Infatti, nello stesso bollettino, vie-
ne riportata un'altra notizia sintomatica - que-
sta volta accaduta negli Stati Uniti - e cioe'
un'indagine di IBM tra i suoi lavoratori su ar-
gomenti quali deficit federale, commercio con l'
estero, pornografia, guerra nucleare, condizioni
degli agricoltori e dei senza casa!
Anche da noi, dove pure le leggi e la tradizione
democratica impediscono il verificarsi di episo-
di cosi' eclatanti, sono comunque in atto forme
striscianti di discriminazione tra i lavoratori
IBM.
Ribadiamo anche noi, come fanno i compagni statu-
nitensi, che all'azienda non deve interessare in
alcun modo quali siano le idee politiche, sinda-
cali, religiose e sociali dei propri lavoratori
e che il rispetto della "privacy" di ognuno deve
essere valore primario e fondamentale delle po-
litiche del personale.
Segrate, maggio 1988 Coordinamento Nazionale
dei CdF IBM