Home    Lista RSU    Guida Sindacale    Accordi Importanti    Indici Tematici    Storico    Contattaci    Iscriviti    Sindacati    Ricerca

DIMISSIONI ? NO, GRAZIE


Da: Occupazione

         Da oltre due anni, in IBM, uno dei principali obiettivi che
         l' azienda si pone e' quello della riduzione di personale: in
         Italia l' occupazione in IBM e' scesa di 720 unita' nel 1991
         e di oltre 800 nel 1992, e le previsione del 1993 parlano di
         circa 1000 ulteriori persone che dovranno lasciare l'
         azienda.

         Per raggiungere questi obiettivi sono state decisive le
         politiche di incentivi alle dimissioni e di chiusure delle
         Sedi Periferiche oltre a quelle di cessione di rami di
         azienda.

         Ma ora che gran parte delle sedi periferiche sono chiuse o
         prossime alla chiusura, e che gli incentivi per dimettersi
         sono di scarso interesse per chi non ha l' eta' per andare in
         pensione, la IBM sta pensando a nuovi sistemi per convincere
         i lavoratori alle dimissioni.

         In tale ottica e' partito un progetto, che secondo l 'azienda
         dovrebbe coinvolgere fino a 500 lavoratori, di riconversione
         dalle piu' svariate figure professionali, a quella di
         Programmatore-analista, con trasferimento finale a Roma o a
         Milano, dopo un corso di 13 settimane a Novedrate.
         E nella stessa ottica e' stato prospettato ad amministrativi
         di molte sedi periferiche il trasferimento, ancora una volta,
         a Roma o a Milano, con la minaccia che questa sarebbe per
         loro l' unica possibilita' di continuare a lavorare in IBM.

         Al centro di questo attacco sono in particolare le donne: e'
         evidente infatti che la chiusura di sedi periferiche incide
         cosi' pesantemente sul personale residente ( in genere
         segretarie ed amministrativi, e quindi in gran parte donne)
         da indurlo all' autolicenziamento.
         Inoltre sono sempre piu' frequenti casi in cui l' IBM
         costringe le donne in aspettativa di maternita' a prolungare
         tale periodo, con la minaccia di trasferimento ad altra sede
         di lavoro qualora rientrino subito, o le "invita caldamente"
         a dimettersi.
         E' quindi evidente che l' IBM, perseguendo a tutti i costi
         l'obiettivo di riduzione del personale, viola anche la legge
         12/1977 di "Parita' di trattamento tra uomini e donne in
         materie di lavoro".

         Come reagire a queste iniziative che toccano tutti i
         lavoratori della IBM in Italia ?

         E' sempre piu' urgente e necessario che i lavoratori si
         attivino in prima persino per difendere i propri interessi
         all' interno dell' interesse comune; ed e' sempre piu'
         urgente e necessario che i lavoratori si iscrivano al
         sindacato, manifestando cosi' la fermezza di resistere e la
         decisione di non arrendersi agli attacchi che l' azienda
         sferra.

         In questo momento l' indicazione precisa che diamo e' di
         utilizzare l' accordo aziendale del 1974 che prevede la
         consensualita' del lavoratore al trasferimento di sede, e
         pertanto di promuovere cause legali individuali per opporsi a
         trasferimenti non concordati. Su queste iniziative legali il
         Coordinamento Nazionale dei Consigli di Fabbrica IBM e' a
         disposizione di tutti i lavoratori per dare la necessaria
         consulenza.

         Ma bisogna anche che tutti si preparino a mobilitazioni ben
         piu' incisive ed allargate con l' obiettivo di convincere l'
         azienda a mutare questi atteggiamenti e queste politiche
         pesantemente ostili ai lavoratori, talmente ostili che negli
         Stati Uniti sono gia' stati annunciati massicci licenziamenti
         di personale.

         In questo contesto invitiamo tutti i lavoratori a fare
         riferimento ai delegati sindacali della propria sede o delle
         sedi piu' vicine.

         Segrate, 25 Febbraio 1993           Coordinamento Nazionale
                                             dei CdF IBM