FACCIAMO CHIAREZZA E PER LA ENNESIMA VOLTA

... a questo siamo costretti dopo una attenta e puntigliosa lettura del B.B. n. 16/94 del 24 febbraio 1994 a cura di IBM SEMEA S.p.A.

Da una citazione corretta dell'accordo ministeriale 17-12-93 che "prevede la messa in mobilita' fino a 130 dipendenti da individuare tra coloro che risultino, alla data del collocamento in mobilita', in possesso dei requisiti per accedere durante il periodo in mobilità al trattamento di pensionamento", si passa ad una omissione e ad una frase solo apparentemente ambigua.

L'omissione e' relativa al fatto che i requisiti citati dovranno essere maturati dai lavoratori entro il 31 marzo 1994: IN TUTTI GLI ALTRI CASI NON SUSSISTONO I REQUISITI.

La frase ambigua e' quella in cui IBM dichiara che il numero totale di 13° verrà obbligatoriamente coperto attraverso la mobilita', nella definizione dei casi mancanti. vena data priorità alle richieste volontarie, di cui alcune già pervenute. Deve essere chiaro che. entro il 31 marzo, potranno essere messi in mobilità quei lavoratori che. come già detto, entro quella data avranno maturato i requisiti per passare dal lavoro alla pensione e coloro che volontariamente sceglieranno questa soluzione: ALTRI CASI E POSSIBILITÀ NON SONO PREVISTI DALL'ACCORDO MINISTERIALE 17-12-1993.

Occorre infine precisare che il Coordinamento Nazionale, visto che l'accordo ministeriale e' stato firmato in un quadro legislativo dato, ha rivendicato ad IBM la non applicazione della mobilità lunga (6 anni) nelle località introdotte da successive disposizioni legislative: ovviamente il Sindacato non si oppone nel caso che ciò avvenga a seguito di una disponibilità eventualmente espressa da singoli lavoratori.

Ci auguriamo di non dover più ritornare su questioni che, oltre ad essere chiarissimo, non necessitano di interpretazioni di parte.

Milano. 1 marzo 1994.

COORDINAMENTO NAZIONALE

DEI C. di F. IBM SEMEA