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E NOI TIREREM DIRITTO


Da: Occupazione

Vedere anche: Telelavoro


                                                             29/5/1996

    La IBM non  sente  salire  alcun mugugno dai dipendenti e continua
    sulla sua strada.

    Accentramento amministrativo a gonfie vele: 84 amministrativi peri
    ferici incentivati alle dimissioni con outplacement non concordato
    con le RSU.

    Confermati gli esuberi 96: 300 persone  "pescate"  tra  le 1700 di
    tutti i supporti   non   coinvolti  direttamente  nella   vendita.
    Previsto piano aziendale entro giugno.

    Nessuno telelavora in  IBM,  quindi  non  serve  regolamentazione.
    Liberati i dipendenti dai vincoli contrattuali: da noi ciascuno fa
    quello che vuole, salvo realizzare gli obiettivi.

    Infine gli scherzi di "IBM a parte"  sono  solo scherzi, forse non
    di buon gusto, ed i costi erano gia' nel budget della Convention.

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    Il 27/5/96, presso la sede dell'A.I.L., il Coordinamento Nazionale
    del Gruppo IBM si e'incontrato con la Direzione Relazioni Industri
    ali.

    ACCENTRAMENTO ATTIVITA' AMMINISTRATIVE
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    IBM ha confermato il progetto che prevede il trasferimento di tut-
    te le attivita' amministrative sulle  sedi  di  Milano  e Roma; ha
    inoltre precisato che,  attualmente, i lavoratori  interessati  da
    tale progetto sono 84 (16 di Bologna, 3 di Cagliari, 2 di Catania,
    14 di Firenze, 4 di Genova, 5 di Napoli, 6 di Palermo, 13 di Pado-
    va, 16 di  Torino e 5 di Verona) e che si tratta di amministrativi
    e SSW.  L'azienda non e' stata in grado,pero', di fornire ulterio-
    ri informazioni sulla tempificazione e l'articolazione del proget-
    to di accentramento, limitandosi a confermare che esso dovra' esse
    re concluso entro il 1997.
    Fermo restando l'impegno dell'azienda a cercare soluzioni di reim-
    piego di alcuni di questi lavoratori  nelle  sedi di appartenenza,
    come piu' volte richiesto dal Coordinamento Nazionale  per tutti i
    lavoratori interessati, IBM  ha annunciato la partenza di un piano
    di dimissioni incentivate che sara' rivolto ai lavoratori interes-
    sati all'accentramento delle attivita' amministrative.
    Questo piano prevede l'outplacement (metodologia per la ricerca di
    opportunita' occupazionali sul mercato del lavoro) che sara' offer
    to da tre aziende specializzate operanti sul mercato italiano; una
    parte delle attivita' di outplacement verra' svolta in costanza di
    rapporto di lavoro ed una ulteriore  parte,  qualora il lavoratore
    dovesse pervenire alla  decisione di lasciare la societa',  verra'
    fornita dopo le dimissioni dall'azienda.
    Nel caso di dimissioni del lavoratore e quindi di adesione al pro-
    gramma  di incentivo, l'outplacement gli verra' offerto  contro il
    pagamento di un  controvalore  pari  ad  una mensilita' fra quelle
    liquidate in conseguenza del programma di cui sopra.
    Su tale programma, ed in particolare sull'outplacement, il Coordi-
    namento esprime forti perplessita', perche' una metodologia rivol-
    ta alla sola "lista dei proscritti"  ed  in un clima di incertezza
    alimentato dalle linee manageriali locali, corre il rischio di non
    risolvere alcun problema, ma anzi di aumentare confusione  e  con-
    flittualita'.

    TELE-LAVORO
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    IBM persiste nel  negare  l'esistenza  del telelavoro in azienda e
    cio' in aperta contraddizione con  il documento della commissione
    tecnica, da essa stessa controfirmato, e con le dichiarazioni rila
    sciate recentemente a  stampa  e  mezzi di comunicazione di massa.
    L'azienda insiste con una definizione  di lavoro "mobile" o "noma-
    de" e sulla descrizione di uno scenario in cui i  lavoratori,  che
    finalmente si sono liberati dai vincoli contrattuali che discipli-
    nano l'orario di  lavoro,  possono  effettuare la loro prestazione
    professionale senza limiti spazio-temporali.
    IBM si spinge perfino a dichiarare che, per coloro che sono inqua-
    drati in 6 e 7 categoria, non esiste  l'orario  di lavoro e quindi
    sulle prestazioni richieste, seppure  in modo strisciante, in qual
    siasi giorno ed orario non deve corrispondere alcun trattamento re
    tributivo aggiuntivo.
    Di fronte a tanta protervia, il Coordinamento non puo' che dichia-
    rare la sua ferma volonta' di tutelare, in ogni opportuna  sede, i
    legittimi interessi dei lavoratori.


    Infine IBM ha voluto evidenziare che, rispetto al piano industria-
    le fornito in  occasione delle trattative svoltasi presso il Mini-
    stero del Lavoro, vi e' un saldo  occupazionale di circa 300 lavo-
    ratori in esubero.
    Ferme restando le garanzie occupazionali previste dagli accordi di
    maggio '95 fino a tutto il 1997, l'azienda ha annunciato la possi-
    bilita' di attivare un programma di dimissioni incentivate  che po
    trebbe partire dal mese di giugno prossimo venturo.

    Nel prossimo mese  di giugno e' stato programmato un ulteriore in-
    contro presso A.I.L., per verificare  nel dettaglio, come previsto
    dagli accordi di maggio '95, lo stato di avanzamento del piano in-
    dustriale e la situazione occupazionale.

    Segrate, 28 maggio 1996
                                    Coordinamento Nazionale Gruppo IBM