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La percezione soggettiva del lavoro e della sua organizzazione


Da: Forum



 [Questa ricerca e' stata svolta a meta' degli anni Ottanta. La
 difficolta' della materia, e una certa inesperienza di chi la
 conduceva, ne ha ritardato il completamento, e alla fine e' stata
 presa la decisione di non tentarne la pubblicazione. Internet ci
 permette oggi di renderla comunque disponibile praticamente a costo
 zero. E allora, perche' no? Ovviamente i testi sono stati lasciati
 inalterati (l'IBM non era mai stata menzionata), mentre il titolo
 e' attuale (mancava), cosi' come, ovviamente, la struttura
 ipertestuale. I gruppi di discussione hanno coinvolto, in
 momenti diversi, una ventina di persone, con parziale ricorso alle
 "150 ore" per motivi di studio; il lavoro statistico in senso stretto
 e' stato condotto da quattro colleghi.]


 Premessa


 Da alcuni anni il Consiglio di Fabbrica di una grande
 multinazionale dell'informatica sta conducendo
 un'indagine su alcuni aspetti sull'organizzazione
 del lavoro impiegatizio.
 Questa ricerca si e' sviluppata in due fasi:
 la prima e' stata caratterizzata da un lavoro di
 gruppo indirizzato a conseguire una maggiore
 consapevolezza degli aspetti soggettivi della
 vita lavorativa, e in particolare del manifestarsi
 di disagi e di sofferenze non riconducibili alle
 condizioni materiali di lavoro.
 Nella seconda fase, alcuni di questi lavoratori
 hanno deciso di utilizzare alcuni dei temi cosi' emersi
 per preparare un questionario da sottoporre ai colleghi.
 In questo scritto sono presentati e discussi i
 risultati di questa seconda parte dell'indagine.

 Per comprendere meglio alcuni aspetti della presente
 ricerca e' pero' necessario illustrare brevemente le
 attivita' che l'hanno preceduta, e che hanno coinvolto
 in periodi diversi differenti gruppi di lavoratori,
 dalla fine degli anni '70 fino al 1985.
 In questa prima fase, viene adottata la tecnica
 del gruppo eterocentrato: un coordinatore esterno
 all'azienda stimola i partecipanti a riportare i
 vissuti e le dinamiche interpersonali sperimentate
 nell'ambiente di lavoro; questi racconti fanno
 emergere emozioni e conflitti che il coordinatore
 invita a interpretare.
 Il confronto fra i partecipanti e fra questi e il coordinatore
 viene sileziosamente seguito da un supervisore che alla fine
 di ogni incontro riassume e commenta quanto ha osservato, e
 propone al gruppo ulteriori considerazioni.
 I partecipanti imparano cosi' a guardare alla propria
 esperienza lavorativa con occhi diversi, piu' consapevoli
 dei vari piani su cui agisce l'organizzazione dell'azienda.
 I temi piu' importanti su cui i gruppi concentrano la
 propria attenzione sono le reazioni individuali
 all'ambiente fisico di lavoro, i rapporti interpersonali
 negli uffici e piu' in generale in azienda, i rapporti
 con i capi e la gerarchia, la possibilita' di avere
 consapevolezza o controllo del proprio lavoro,
 l'immagine del sindacato e della sua azione.
 L'analisi di come i lavoratori percepiscono i vari aspetti
 della loro attivita' mette in evidenza la presenza di piu'
 livelli di consapevolezza. Per esempio, alcuni elementi
 che in un primo momento vengono presentati come positivi
 (il non coinvolgimento personale, la mancanza di responsabilita')
 sono successivamente identificati come frustranti.
 Al contrario, altre esperienze apparentemente negative si rivelano
 una delle fonti principali di soddisfazione del lavoro: e' il caso
 ad esempio della risoluzione di compiti complessi.

 Vale la pena di soffermarsi proprio sul concetto di complessita',
 sia per la sua rilevanza intrinseca, se per l'influenza
 indiretta che ha poi avuto nella discussione dei risultati
 del questionario.
 Questa caratteristica del lavoro puo' essere intesa
 in un'accezione piu' quantitativa, come ad esempio il
 numero di scelte da compiere nel corso di una attivita'
 (che quindi deve essere ripetitiva o quantomeno gia'
 ben schematizzata in precedenza), o anche
 in modo piu' astratto e qualitativo (e meno
 misurabile) facendo riferimento all'idea di "progetto".
 In quest'ultimo caso si pensa alla soluzione di un
 compito in cui non tutti i parametri sono esattamente
 definiti: piu' precisamente possono essere parzialmente
 indeterminate le risorse di partenza o i metodi
 di lavoro o i risultati da ottenere o le funzioni
 aziendali da coinvolgere. Un progetto insomma si
 caratterizza per la realizzazione di un "ordinamento"
 (programma software, regole di comportamento fra persone,
 schemi contrattuali, ecc.) che riesca a connettere in
 modo efficace le risorse disponibili con i risultati
 desiderati. Si vuole pero' sottolineare che l'individuazione
 delle risorse necessarie e dei risultati
 ottenibili e' in generale risolta contestualmente alla
 definizione di questo "ordinamento", e non a priori.
 In questo caso la complessita' e' data dalla presenza
 di un numero di scelte presumibilmente grande, ma
 non definito fin dall'inizio.
 Lavorare per "progetto" significa anche ricorrere a
 schemi di ragionamento comuni all'analisi di sistemi
 software (come di altri sistemi tecnologici) e a certi
 aspetti dell'attivita' manageriale.
 Nelle discussioni di gruppo,
 questa idea di complessita' del compito lavorativo
 sembrava interessante sia perche' appariva come una
 fonte "sotterranea" di soddisfazione nello svolgimento
 di una mansione, sia perche' poteva contribuire a fondare
 in modo rigoroso un altro concetto ricorrente,
 quello di "professionalita'".
 E a sua volta, quest'ultimo rimandava a una ridiscussione
 del ruolo del sindacato e della sua capacita' di
 rappresentare figure professionali prima inesistenti
 o sporadiche.
 Si vedra' come i risultati del questionario abbiano
 influenzato la riflessione su questi e su altri punti.
 La seconda fase e' stata caratterizzata dalla preparazione di
 un questionario piuttosto nutrito, con cui e' stata ripresa
 buona parte dei temi discussi dai gruppi; i moduli sono stati
 distribuiti e compilati da 244 dipendenti accuratamente
 scelti in modo da costituire un campione rappresentativo.
 Per coerenza con il lavoro precedente, l'approccio scelto
 e' del tutto "soggettivistico": si e' infatti evitata la
 dimensione della "misura oggettiva" per entrare in quella
 dei significati soggettivi del lavoro.
 Questo approccio non e' stato smentito dai risultati:
 le risposte, lungi dal disporsi casualmente
 rispetto alle varie caratteristiche del lavoro, mostrano
 interessanti regolarita' che richiedono un sistema di
 spiegazioni capace di darne ragione.
 Il risultati qui di seguito presentati, sono organizzati
 intorno a queste idee e interrogativi generali:

 * la soddisfazione dei dipendenti: cosa la rivela?
   e' legata a:
   - rapporti con il capo e la gerarchia?
   - rapporti con il gruppo dei colleghi?
   - creativita' e progettualita'?
 * significati e valori del lavoro
 * sindacato


 - SODDISFAZIONE


 Nel questionario e' presente la domanda: "ti piace il tuo
 lavoro?" Ovviamente, e' da qui che si deve partire per
 valutare, almeno in prima istanza, il grado di soddisfazione
 dei dipendenti. Questa soddisfazione risulta elevata:
 il campione da noi esaminato da' una valutazione positiva in
 grande maggioranza (oltre il 70%: TAB. 1). Un risultato cosi'
 eclatante, e lusinghiero per la direzione aziendale, e' gia'
 di per se' significativo; d'altra parte e' possibile che
 questa domanda sia stata intesa in modi molto differenti
 dagli intervistati. Abbiamo pertanto voluto individuare
 queste valenze nascoste.
 In effetti, quello che ci sembrava importante chiarire prima
 di ogni ulteriore indagine, era il grado di "ufficialita'" della
 risposta precedente, in altri termini volevamo determinare in qualche
 modo la profondita' della soddisfazione espressa.
 Fra le domande che potevano esserci utili, abbiamo esaminato quelle
 riguardanti le malattie che i dipendenti stessi attribuivano al loro
 lavoro; per la verita', ci aspettavamo in qualche modo che apparissero,
 dalle correlazioni fra le risposte, dei disturbi "particolarmente
 psicosomatici" e pertanto adatti a rivelare disagi nascosti.
 Cio' ci avrebbe aiutato a capire meglio il carattere della
 soddisfazione dichiarata. Inoltre, l'analisi delle risposte
 riguardanti le malattie e i malesseri attribuiti all'attivita'
 lavorativa, permetteva di ricollegare questa indagine agli studi di
 medicina del lavoro che trattano le componenti psicosomatiche delle
 patologie professionali, conosciute in letteratura anche come "fattori
 del IV tipo" (i primi tre tipi riguardano gli aspetti fisici ed
 ergonomici).

 Dalla TAB. 2 si nota che molti disturbi sono segnalati
 da pochi soggetti; si e' cercato di individuare gruppi
 di disturbi correlati tra di loro di significato comune.
 L'indagine sulle correlazioni fra i disturbi ha mostrato una
 immagine imprevista del disagio: tutti i disturbi sono
 risultati altamente correlati con molti degli altri,
 generando cosi' una rete molto intrecciata e di difficile
 interpretazione di dettaglio: non e' stato
 possibile dare una plausibile spiegazione ad alcuna
 sezione della rete, e non e' emersa alcuna sindrome riconoscibile.
 Eccezione notevole, il disturbo della vista (il piu' diffuso:
 94 casi su 244), che non si presenta correlato con nessuno
 degli altri. Queste due circostanze ci hanno suggerito le
 seguenti ipotesi:

 1) La soggettivita' della rilevazione dei disturbi e della loro
    attribuzione al lavoro ha permesso ai soggetti di rivelare
    un disagio che forse faticava ad esprimersi in altri modi.
    Se cio' fosse vero, un indicatore che segnali la presenza
    di almeno uno di questi disturbi potrebbe essere un
    efficace evidenziatore dei gia' citati "fattori
    di disagio del IV tipo" i quali, lo ricordiamo qui,
    sono proprio caratterizzati dall'essere aspecifici.

 2) Il disturbo visivo gioca un ruolo a se' perche' dovrebbe
    essere correlato a un ben accertato fattore di
    affaticamento qual e' l'uso del video terminale.

 La seconda ipotesi si e' rivelata falsa: infatti, il
 disturbo della vista non risulta correlato con il tempo
 di utilizzo del VdT (TAB. 3).
 Questo risultato e' particolarmente sorprendente
 perche' contraddice sia numerosi studi presenti in
 letteratura sia una nostra precedente rilevazione fatta
 nello stesso ambiente. E' possibile che questa particolare
 risposta sia stata pesantemente influenzata dalla diffusione
 dei risultati del questionario precedente e che pertanto
 esprima semplicemente l'opinione del soggetto intorno a
 questa possibile relazione: cio' significherebbe che
 i dipendenti si sono schierati pro o contro la consistenza
 di questo rischio. Tale spiegazione viene
 rafforzata dalla correlazione fra i disturbi alla vista e
 il gia' citato indicatore complessivo di tutti gli altri
 disturbi (TAB. 4). In questo modo, anche la dichiarazione
 di problemi alla vista diventa "psicosomatica".
 Comunque, per non sovraccaricare le ipotesi, l'"indicatore
 delle malattie" sara' nel seguito sempre definito escludendo
 i disturbi della vista.
 Per quanto riguarda l'ipotesi 1) non si e' trovato nulla
 che la smentisse; pertanto abbiamo supposto che l'indicatore
 delle malattie fosse effettivamente un rivelatore dei
 disagi nascosti dei lavoratori e lo abbiamo utilizzato in
 parallelo con la soddisfazione dichiarata come criterio
 fondamentale di valutazione dei vari aspetti della vita aziendale.
 Abbiamo usato l'espressione "in parallelo" non a caso: infatti,
 l'indicatore delle malattie e' totalmente privo di
 correlazione con la soddisfazione sul lavoro (TAB. 5).
 Si puo' allora supporre che le due variabili diano due
 indicazioni molto diverse sul modo di vivere la propria
 esperienza lavorativa: la soddisfazione dichiarata sembra
 esprimere la parte piu' esterna, consapevole, "razionale",
 l'indicatore delle malattie la parte piu' intima e profonda.
 Vedremo in effetti che questi due livelli emergeranno in molti
 altri punti della nostra indagine.


  - RAPPORTI CON IL CAPO E LA GERARCHIA


 Un primo utilizzo di questi indicatori e' stato rivolto all'esame
 dei rapporti con la gerarchia sul lavoro, per vedere come si pone
 l'individuo nei confronti del capo diretto, dell'organizzazione
 del suo ufficio, e della prassi aziendale di valutazione della
 prestazione svolta. Questa valutazione non e' mai puramente tecnica,
 ma tende a considerare tutti gli aspetti del ruolo e del carattere
 del dipendente. E' formalizzata da un colloquio fra capo e
 collaboratore diretto, chiamato "intervista", in cui il superiore
 espone le ragioni del suo giudizio. La valutazione,
 e l'intervista che la precede, sono pertanto due momenti ufficiali
 e significativi della comunicazione della linea gerarchica verso
 il dipendente (e, in teoria, anche viceversa).
 Dalla analisi statistica e' emerso che non vi e'
 correlazione tra l'indicatore delle malattie  ne' la
 struttura gerarchica dell'uffici, ne' con la delusione per
 la valutazione ricevuta (quest'ultima e' stata definita come
 la differenza tra l'autovalutazione e la valutazione effettivamente
 ricevuta dal capo).
 D'altra parte, valutazione e gerarchia non risultano correlate
 neppure con la soddisfazione esplicitamente dichiarata.
 Sembra insomma che la struttura gerarchica formale
 abbia assai pochi strumenti per suscitare preoccupazioni
 fra i suoi dipendenti (come si vedra' in seguito, l'atteggiamento
 personale del capo e il gruppo dei colleghi sono molto piu'
 efficaci in questo).
 Per quanto riguarda la figura del capo,
 nel questionario sono presenti due serie parallele di
 domande, una riguardante il capo reale dell'intervistato,
 l'altra il modello di "capo ideale". Ciascuna domanda esamina
 una possibile qualita' (positiva o negativa) posseduta dal capo.
 Relativamente alla figura ideale,
 non si e' trovata alcuna correlazione tra
 l'indicatore delle malattie e i desideri delle persone sulle
 sue caratteristiche: anzi, coloro che
 denunciano almeno una malattia e le altre rispondono in modo
 marcatamente simile a queste domande: esiste insomma un
 modello di capo ideale largamente condiviso.
 I dipendenti sembrano differenziarsi invece nella valutazione del capo
 reale; per verificarlo abbiamo confrontato le risposte riguardanti
 le sue caratteristiche sia con l'indicatore delle malattie
 sia con la soddisfazione sul lavoro.
 La maggior parte di queste caratteristiche non presenta correlazioni;
 ce ne sono pero' quattro che fanno significativa eccezione, due
 correlate con la soddisfazione (rispetto
 dell'autonomia professionale del dipendente e capacita' del capo
 di valutare imparzialmente le sue persone) e due con le
 malattie (autoritarismo e stimolo della competitivita' da parte
 del capo).
 Infatti, dalla TAB. 6 risulta che il rispetto dell'autonomia
 professionale del dipendente da parte del suo capo e' correlato
 con la soddisfazione ma non con l'indicatore delle malattie.
 In modo analogo - e con una correlazione piu' forte - si
 comporta la capacita' del capo di valutare imparzialmente le sue
 persone (TAB. 7), mentre un capo che stimola la competitivita'
 fra le persone e' correlato solamente con le malattie (TAB. 8);
 similmente, ma in modo molto piu' debole, si comporta il capo
 autoritario (TAB. 9).
 Come abbiamo gia' detto, tutte le altre caratteristiche
 del capo reale non sono risultate correlate in alcun
 modo ne' con le malattie ne' con la soddisfazione.
 In sintesi, sembra che, mentre il rispetto dell'autonomia professionale
 e l'imparzialita' della valutazione sono caratteristiche del capo
 vissute consapevolmente e legate alla soddisfazione esplicitamente
 dichiarata, autoritarismo e competitivita' sono invece subite ma non
 ma non chiaramente riconosciute come tali, e si rivelano in modo
 indiretto (malattie).

 Abbiamo anche voluto verificare l'ipotesi secondo la quale un
 elemento importante dell'influenza del capo sui suoi collaboratori
 e' costituito dalla "lontananza" fra le aspettative di questi ultimi
 su di lui e l'immagine che se ne sono fatta.
 Nel tentativo di approfondire questa interpretazione
 abbiamo creato degli indicatori di "distanza" tra capo ideale
 e capo reale (caratteristica per caratteristica).
 Notiamo che, in astratto, questa distanza puo' rappresentare o una
 delusione o una piacevole sorpresa; in pratica abbiamo visto
 che si danno solo o conferme delle aspettative (distanza zero) o
 delusioni. Dunque, nel seguito "distanza elevata" sara' sinonimo di
 "delusione".
 Fatte queste premesse, si possono esaminare le tabelle ottenute.

 Le distanze di "capo autoritario" e di "capo capace di stimolare
 la competitivita' tra le persone"  sono risultate fortemente
 correlate con l'indicatore delle malattie (TAB. 10 e TAB. 11).
 La segnalazione di un eccessivo autoritarismo                                          
 del capo reale rispetto a quello ideale, pur essendo
 concettualmente assai diversa rispetto allo stimolo della
 competitivita', si rivela fortemente correlata a quest'ultimo (TAB. 12).
 Cio' suggerisce la possibilita' che un capo autoritario
 ottenga l'effetto di suscitare la competitivita', per esempio
 indebolendo la sicurezza delle persone e spingendole quindi
 a cercare conferme nel confronto con gli altri.
 Questa ipotesi verra' discussa piu' oltre.
 Si osservi un'ultima circostanza: le correlazioni tra
 l'indicatore delle malattie e le distanze tra capo ideale e capo
 reale a proposito dell'autoritarismo e della competitivita'
 sono significativamente superiori alle correlazione fra
 l'indicatore delle malattie e le due caratteristiche del solo
 capo reale prese in considerazione. Questo conferma che
 la delusione rispetto a un modello ideale gioca un ruolo
 importante.

 Dal momento che una delle due delusioni riguarda l'influenza
 del capo sul clima del gruppo (stimola la competitivita') e'
 necessario approfondire l'indagine su questo punto.


 - CLIMA DEL GRUPPO


 Nel questionario sono presenti due domande che possono essere
 utilizzate come indicatori del clima del
 gruppo ("solidarieta'" e "amicizia"); entrambi questi indicatori
 mostrano un clima prevalentemente "buono" (molta piu'
 solidarieta' che competitivita', molta piu' amicizia che
 ostilita') e sono fortemente correlati tra di loro
 (TAB. 13); anzi l'amicizia include completamente la
 solidarieta' ma comprende anche parte della competitivita':
 in altri termini,
 ci puo' essere amicizia anche in presenza di competitivita'
 ma non solidarieta' in un clima di ostilita'.
 Allo scopo di verificare la realta' dei rapporti amichevoli
 dichiarati nelle risposte, si e' compiuto un controllo
 utilizzando alcune domande riguardanti comportamenti specifici
 (frequentarsi dopo l'orario di lavoro, andare insieme in
 break area, ecc.); in effetti, queste manifestazioni sono
 risultate strettamente associate al clima amichevole del gruppo di
 lavoro.(TAB. 14 e TAB. 15)
 L'importanza del clima del gruppo e' sottolineata anche dalla
 netta correlazione di solidarieta' e amicizia con la soddisfazione
 (TAB. 16 e TAB. 17) e dell'altrettanto netta correlazione negativa
 con le malattie (TAB. 18 e TAB. 19).
 In precedenza, e' stato notato che la struttura formale dell'ufficio
 non riesce a influenzare il clima del gruppo; e' giunto il momento
 di chiedersi se esista invece un legame tra le qualita' del capo e
 questo clima. Si trovano forti correlazioni tra la delusione per il
 capo autoritario e per quello che stimola la competitivita' da una
 parte, e gli aspetti di amicizia e solidarita' all'interno del gruppo
 dall'altra.(TAB. 20, TAB. 21, TAB. 22 e TAB. 23)
 Suscita quindi poca sorpresa, ma e' comunque una notevole conferma di
 queste fitte interdipendenze, la correlazione gia' segnalata in
 precedenza fra l'indicatore delle malattie e la delusione rispetto
 a un capo che stimola la competitivita'.(TAB. 10)

 Per concludere questa parte, si puo' dire che esista tutta un'area
 di malessere legata ai rapporti interpersonali fra i membri del
 gruppo e fra questi e il capo del gruppo stesso. E' importante
 ricordare qui che l'analisi effettuata non permette di individuare
 una relazione di causa-effetto: in questo caso, fra la visione del
 proprio ambiente da parte del soggetto, il clima del gruppo, la
 delusione (ancora una volta da parte del soggetto) verso
 l'atteggiamento del capo.


 - CREATIVITA'  E  PROGETTUALITA'


 L'indagine sulla creativita' ci ha permesso di studiare l'immagine
 che i lavoratori hanno di se' e della propria attivita' prendendo in
 considerazione un altro punto di vista.
 Nel questionario viene chiesto se, a giudizio di chi risponde, la
 "creativita'" e' una caratteristica del lavoro svolto. Si e' voluto
 vedere se questa convinzione risulti correlata con gli indicatori gia'
 utilizzati.
 Dalla TAB. 24, si nota che c'e' una buona correlazione
 inversa tra l'indicatore delle malattie e le risposte sulla
 creativita': chi ritiene il proprio lavoro creativo attribuisce meno
 spesso il proprio disagio all'impegno professionale, e viceversa.
 Naturalmente sorge la curiosita' di individuare quali
 attivita' vengano considerate come maggiormente creative;
 quella che sembrava la candidata piu' probabile
 nell'ambiente studiato, l'attivita' di
 progettazione, risulta in realta' correlata in maniera talmente
 debole da non poter essere considerata significativa.
 La progettazione risulta pero'
 correlata con la soddisfazione (TAB. 25) e non - ma a
 questo punto ce l'aspettiamo - con le malattie.
 Cio' sembra confermare che soddisfazione
 e progettazione stiano nel mondo piu' esterno, quello della
 concretezza, e che la creativita' appartenga invece al mondo
 piu' interno, insieme con le malattie aspecifiche.
 Un'ulteriore verifica mostra comunque come la creativita'
 sia un fattore di benessere ben distinto dal clima del
 gruppo: non c'e' alcuna correlazione ne' con la
 solidarieta' ne' con l'amicizia.
 Da parte sua, la progettualita' conferma il suo carattere di
 concretezza mostrandosi piu' tipica di alcune particolari
 mansioni piuttosto che altre.(TAB. 26)
 Da notare che le mansioni, in generale,
 non risultano correlate ne' con la creativita', ne'
 con il clima del gruppo, ne' con l'indicatore delle malattie.
 Da quanto illustrato finora, e' quindi possibile trarre
 dai risultati del questionario una rappresentazione del
 mondo immaginario dei lavoratori, nel quale
 e' come se l'individuo vivesse su due piani paralleli e
 indipendenti, uno legato alla realta' e alle attivita'
 lavorative,
 l'altro costituito da fantasie senza riferimenti concreti.
 Il primo di questi piani e' definito dalle correlazioni tra:

  - soddisfazione dichiarata
  - progettazione
  - capo capace di valutare le capacita' delle persone
  - capo che riconosce l'autonomia professionale
  - mansione
  - partecipazione agli scioperi (come vedremo in seguito);

 mentre il secondo, quello della fantasia, da:

  - malesseri aspecifici
  - creativita'
  - capo autoritario
  - capo che stimola la competitivita'.

 Unico ma importantissimo legame tra questi due piani e' il
 clima del gruppo, che sia dal punto di vista della solidarieta'
 sia da quello dell'amicizia, risulta correlato e con la
 soddisfazione e con l'indicatore delle malattie (le gia'
 citate TAB. 16, TAB. 17, TAB. 18, TAB. 19).

 Un'ulteriore possibilita' di collegare questi livelli e'
 stata ispirata dalla letteratura
 (cfr. Psicoterapia e Scienze Umane, 198.,N.x, pag.141-164,
 Zorini e Schweizer), in cui si sostiene che l'abbandono
 di un ruolo consolidato e l'inserimento in una nuova realta'
 puo' essere causa di preoccupazioni e malesseri.
 Per verificare se questo modello interpretativo e' valido
 anche per il nostro campione, abbiamo messo in correlazione
 l'indicatore delle malattie tanto con l'anzianita' aziendale
 quanto con il tempo di permanenza nell'ultima mansione
 ricoperta.
 Mentre l'anzianita' aziendale risulta scarsamente collegata
 con i disturbi aspecifici, si e' visto che dei
 risultati significativi si ottengono prendendo in
 considerazione l'azianita' nella mansione, risultati anche
 piu' evidenti se si esaminano soltanto
 i soggetti di anzianita' estreme:
 un anno o meno, piu' di cinque anni nella mansione.(TAB. 27)
 In effetti, la correlazione risulta netta: solo che e' di
 segno opposto di quella aspettata. Le persone che hanno
 appena assunto la nuova mansione risultano molto meno
 soggette a malessere di quelle piu' anziane.
 Secondo noi, l'ambiente in cui abbiamo svolto questa ricerca
 e' profondamente diverso da quello citato in letteratura:
 la' i lavoratori cercavano sicurezza e stabilita', qui
 si aspettano uno sviluppo professionale, e semmai rimangono
 delusi quando questa prospettiva sembra chiudersi.
 Comunque questa adesione a una nuova attivita' sembra
 inconsapevole: non e' stata riscontrata correlazione alcuna
 con il desiderio di "imparare cose nuove", oggetto di una
 domanda esplicita.
 Possiamo concludere che e' stata trovata una terza
 componente del disagio, accanto al clima del gruppo e
 alla convinzione di non svolgere un lavoro creativo: la
 sensazione di essere finiti in un cul-de-sac professionale.
 Queste tre componenti risultano ben distinte tra di loro;
 in altri termini, trovarsi bene in gruppo o aver assunto
 da poco una nuova mansione non predispone
 particolarmente a considerare creativa la propria attivita',
 e cosi' via.


     *  SINDACATO


 L'atteggiamento verso l'attivita' sindacale (nel senso di
 partecipazione agli scioperi) e' stato trattato a parte solo
 per l'interesse specifico che puo' suscitare: in realta' deve
 essere considerato parte integrante del "piano di realta'"
 come e' stato appena definito.
 Infatti, c'e' correlazione tra soddisfazione dichiarata e
 non partecipazione agli scioperi (TAB. 28) mentre non
 c'e' correlazione tra sciopero e indicatore delle malattie.
 Cio' sembra ragionevole perche' la partecipazione agli
 scioperi e' un'attivita' altrettanto "esplicita" che
 dichiararsi apertamente insoddisfatti. Inoltre,
 si ha gia' una prima indicazione sul carattere minoritario
 dell'attivita' sindacale in questa azienda: infatti, se
 c'e' un legame con l'insoddisfazione, cio' comporta
 che il discorso sindacale trovera' principalmente
 rispondenza nell'area degli scontenti, i quali, come
 e' stato visto, sono una minoranza (30%).


         * SIGNIFICATI  E  VALORI  DEL  LAVORO


 Nel questionario e' stata inserita una
 serie di domande riguardanti gli elementi che, secondo
 i lavoratori, danno significato e valore al loro lavoro.
 Fra queste, le domande: "la possibilita' di usare e
 sviluppare le mie capacita' nell'ambito di un lavoro
 interessante", "la possibilita' di imparare cose nuove" e
 "la possibilita' di assumere responsabilita' e di prendere
 decisioni autonome" si raggruppano in modo significativo.
 Esse riguardano specificatamente caratteristiche intrinseche
 dell'attivita' lavorativa (a differenza, ad esempio,
 della retribuzione che e' "esterna" all'attivita' stessa);
 tra di esse vale una precisa relazione
 di "inclusione": infatti sembra molto piu' diffuso nel
 campione il desiderio di usare e sviluppare le proprie
 capacita' che quello di assumere responsabilita' e di
 prendere decisioni autonome.
 Come si vede nella TAB. 30, il numero di persone che
 attribuiscono una "massima importanza" nel primo caso
 supera di due volte il numero di quelle che assegnano
 questa stessa etichetta all'ultimo.
 Dalla TAB. 31 si vede che il rapporto non e'
 soltanto di tipo quantitativo, ma anche qualitativo.
 E' molto raro che "responsabilita' e autonomia"
 vengano valorizzate con una certa intensita' se anche
 "uso e sviluppo di capacita'" non suscita un
 interesse pari, se non piu' elevato. Solo il 4% di tutti
 gli intervistati attribuisce piu' importanza al valore di
 responsabilita' e di autonomia nel lavoro che a quello
 dell'uso e dello sviluppo di capacita' personali, mentre
 l'opposto vale per il 22% dei casi. E considerazioni
 analoghe si possono riferire a un valore che ha ottenuto
 una valutazione intermedia nella classifica,
 "imparare cose nuove".
 In altre parole: se e' gia'
 abbastanza raro (10% dei casi, TAB. 32) che qualcuno richieda
 autonomia e responsabilita' nel suo lavoro, se non valuta,
 almeno con la stessa intensita', anche la possibilita'
 di imparare cose nuove, e' ancora piu' improbabile (4%, TAB. 31)
 che una certa valutazione di autonomia e responsabilita'
 coincida con l'attribuzione di un valore piu' basso alla
 possibilita' di usare e sviluppare le proprie capacita'
 nell'ambito di un lavoro interessante. Possiamo affermare
 allora da un punto di vista puramente statistico, che
 esiste un rapporto di inclusioni successive fra i tre valori
 che li rivela come cumulativi: una certa valorizzazione
 di un elemento (meno diffuso) implica una stessa, se
 non piu' alta, valorizzazione, di un altro (piu' diffuso).
 Per spiegare queste relazioni si puo' proporre la seguente
 ipotesi: questi tre compiti si possono considerare a rischio
 crescente, intendendo come "rischio" non una misura
 oggettiva di probabilita', ma il conflitto fra la
 valutazione soggettiva delle opportunita' favorevoli a
 fronte delle prospettive di fallimento. Sembra
 ragionevole pensare che questa valutazione dipenda
 significativamente dall'autostima e dalla fiducia in
 se stesso del singolo.
 Se questa ipotesi e' valida, il "rischio" crescente dei
 tre compiti seleziona progressivamente popolazioni via
 via piu' ristrette di soggetti con maggiori sicurezze.
 In altre parole, chi si stima abbastanza da ritenersi
 capace di assumere l'intera responsabilita' del proprio
 lavoro, quasi certamente si ritiene anche capace di
 affrontare cambiamenti tecnologici e, a maggior ragione,
 di affrontare compiti complessi.
 A questo punto e' stata avanzata l'ipotesi secondo la
 quale questa sicurezza professionale potrebbe tradursi anche
 in un diverso atteggiamento verso le caratteristiche del
 capo; ma nessuna correlazione del genere e' stata trovata.
 Il discorso meriterebbe un approfondimento, perche' le
 attuali conclusioni
 porterebbero a sostenere che anche una significativa
 autostima professionale non contribuisce a modificare
 i rapporti con la gerarchia, il che e' controintuitivo.


 CONSIDERAZIONI FINALI


 Al momento dell'impostazione del questionario, avevamo presenti le
 ipotesi e gli stimoli suscitati dall'esperienza dei gruppi di studio
 eterocentrati.
 L'elaborazione del questionario ha ulteriormente rinforzato la
 nostra attenzione sui fenomeni associati alla soggettivita' delle
 persone nello svolgimento della loro attivita' lavorativa.
 Una delle principali differenze tra i due approcci che abbiamo
 adottato - gruppo e questionario - e' che dai gruppi sono
 usciti soprattutto "discorsi" in cui si fondevano le esperienze
 individuali con i modi di sentire comuni ai colleghi.
 Il questionario non ci puo' ritornare un "discorso" ma solo
 valutazioni semplificate e per cosi' dire imprigionate in frasi
 scarne e definitorie. D'altra parte, queste affermazioni sono
 state considerate con attenzione dai partecipanti, che hanno
 risposto mostrando ben precise coerenze collettive.
 Dal punto di vista statistico, cio' significa che gruppi di
 risposte hanno rivelato un grado di correlazione molto
 elevato, e questo ci ha costretto a tentare di
 dare loro un significato, cioe' a rivestirle di un nostro
 "discorso" che ne desse ragione.
 Per contro, ben piu' numerose sono state le possibili
 relazioni che abbiamo controllato e che abbiamo trovato
 senza correlazione.
 Sullo sfondo, ma altrettando importanti, le ipotesi, i suggeri-
 menti, i discorsi che tutte queste verifiche hanno mostrato
 come insostenibili, anche quando basati sulla piu' grande
 plausibilita'.
 Forse il piu' importante fra tutti, quello basato sul
 materialismo ingenuo, secondo il quale
 "deve" esistere un forte legame fra cio' che uno realmente
 fa e come uno si sente; ipotesi fra le piu' controllate
 da noi, e fra le piu' avare di risultati statisticamente
 provati.
 Al contrario, si sono imposte quasi da sole le tematiche
 del clima del gruppo e dei malesseri aspecifici; qui
 viceversa la nostra immaginazione
 e' stata guidata anche dal dubbio della loro incosistenza
 e invece le conferme e le coerenze si sono moltiplicate.
 Dopo di che, possiamo dire di essere arrivati al limite
 della potenza descrittiva dell'insieme di domande scelte
 che, alla prova dei fatti, hanno anche rivelato imprecisioni,
 ridondanze, lacune e ingenuita'.
 Pero', senza pretendere di essere conclusivi, vogliamo
 mettere in evidenza l'immagine del lavoro che e' uscito
 da questa indagine: l'aspetto puramemte tecnico dell'
 attivita' lavorativa si presenta solo come un substrato
 grezzo dall'agire umano, che invece trova il significato
 piu' forte nei rapporti con le altre persone: colleghi
 piu' giovani o piu' anziani, di diversa esperienza,
 di uguale o differente grado gerarchico. Tutte queste
 figure collaborano, ostacolano, comunicano, giudicano,
 si presentano in modo amichevole o ostile, e cio' si
 riflette in ogni istante nelle sensazioni ed emozioni
 provate, espresse piu' meno esplicitamente, vissute in
 modo piu' o meno consapevole.
 Questo intreccio di legami si presenta come il fondamento
 umano dell'organizzazione del lavoro, che e' prima e
 dopo di tutto rapporto tra persone.




                    Tabelle citate nel testo




  Tabella  1

 Soddisfazione

  Decodifica valori         Valore  Frequenza  Percent

 non soddisfatti              1.00        72     29.5
 soddisfatti                  2.00       169     69.3
                                      -------  -------
                             TOTALE      241     98.8
                                    su   244    100.0




  Tabella  2

 Artrosi

  Decodifica valori         Valore  Frequenza  Percent

 assente                      0.0        221     92.9
 presente                     1.00        17      7.1
                                      -------  -------
                             TOTALE      238    100.0


 Disturbi gastrici

  Decodifica valori         Valore  Frequenza  Percent

 assente                      0.0        200     83.7
 presente                     1.00        39     16.3
                                      -------  -------
                             TOTALE      239    100.0


 Vertigini

  Decodifica valori         Valore  Frequenza  Percent

 assente                      0.0        229     95.8
 presente                     1.00        10      4.2
                                      -------  -------
                             TOTALE      239    100.0


 Stati ansiosi

  Decodifica valori         Valore  Frequenza  Percent

 assente                      0.0        176     73.9
 presente                     1.00        62     26.1
                                      -------  -------
                             TOTALE      238    100.0


 Disturbi vista

  Decodifica valori         Valore  Frequenza  Percent

 assente                      0.0        150     62.8
 presente                     1.00        89     37.2
                                      -------  -------
                             TOTALE      239    100.0


 Disturbi udito

  Decodifica valori         Valore  Frequenza  Percent

 assente                      0.0        227     95.4
 presente                     1.00        11      4.6
                                      -------  -------
                             TOTALE      238    100.0


 Disturbi circolatori

  Decodifica valori         Valore  Frequenza  Percent

 assente                      0.0        223     93.3
 presente                     1.00        16      6.7
                                      -------  -------
                             TOTALE      244    100.0


 Disturbi intestinali

  Decodifica valori         Valore  Frequenza  Percent

 assente                      0.0        223     93.3
 presente                     1.00        16      6.7
                                      -------  -------
                             TOTALE      239    100.0


 Depressione

  Decodifica valori         Valore  Frequenza  Percent

 assente                      0.0        211     88.3
 presente                     1.00        28     11.7
                                      -------  -------
                             TOTALE      239    100.0


 Tachicardia

  Decodifica valori         Valore  Frequenza   Percent

 assente                      0.0        228     95.4
 presente                     1.00        11      4.6
                                      -------  ------- -
                             TOTALE      239    100.0


 Inappetenza

  Decodifica valori         Valore  Frequenza  Percent

 assente                      0.0        233     97.5
 presente                     1.00         6      2.5
                                      -------  -------
                             TOTALE      239    100.0


 Fame eccessiva

  Decodifica valori         Valore  Frequenza  Percent

 assente                      0.0        230     96.6
 presente                     1.00         8      3.4
                                      -------  -------
                             TOTALE      239    100.0


 Insonnia

  Decodifica valori         Valore  Frequenza  Percent

 assente                      0.0        212     88.7
 presente                     1.00        27     11.3
                                      -------  -------
                             TOTALE      239    100.0


 Cefalea

  Decodifica valori         Valore  Frequenza  Percent

 assente                      0.0        214     89.5
 presente                     1.00        25     10.5
                                      -------  -------
                             TOTALE      239    100.0


 Irritabibilta

  Decodifica valori         Valore  Frequenza  Percent  Percent

 assente                      0.0        182     76.5
 presente                     1.00        56     23.5
                                      -------  -------
                             TOTALE      238    100.0


 Diminuzione attivita' sessuali

  Decodifica valori         Valore  Frequenza  Percent

 assente                      0.0        228     95.4
 presente                     1.00        11      4.6
                                      -------  -------
                            TOTALE      239    100.0




  Tabella  3

                     AY        Malattie della vista
                     AZ        Uso del video in ore al giorno

           N. casi |     4- |    4+  |
    AZ     % linea |   ore  |  ore   | Totale
           % col.  |        |        | linea
AY      -----------|--------|--------|------
        nessun     |    77  |    22  |    99
        problema   |  77.8  |  22.2  |  61.1
        alla vista |  64.7  |  51.2  |
        -----------|--------|--------|------
        problemi   |    42  |    21  |    63
        alla       |  66.7  |  33.3  |  38.9
        vista      |  35.3  |  48.8  |
        -----------|--------|--------|------
            Totale |   119  |    43  |   162
            colonna|  73.5  |  26.5  | 100.0

Significanza                      .1679
Phi                               .12267
Gamma                             .27273
Numero di risposte mancanti:          82




  Tabella  4

                     AY        Altre malattie
                     AZ        Malattie della vista

           N. casi |no      |        |
    AZ     % linea |malattie|malattie| Totale
           % col.  |vista   |vista   | linea
AY       ----------|--------|--------|-------
                   |    87  |    25  |   112
         nessuna   |  77.7  |  22.3  |  45.9
         malattia  |  58.0  |  26.6  |
         ----------|--------|--------|-------
         almeno    |    63  |    69  |   132
         1         |  47.7  |  52.3  |  54.1
         malattia  |  42.0  |  73.4  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |   150  |    94  |   244
            colonna|  61.5  |  38.5  | 100.0

Significanza                      .0000
Phi                               .30669
Gamma                             .58432
Numero di casi mancanti:               0




  Tabella  5

                     AY        malattie senza vista
                     AX        soddisfazione

           N. casi |non     |        |
    AX     % linea |soddisfa|soddisfa| Totale
           % col.  |        |        | linea
AY       ----------|--------|--------|-------
         nessuna   |    26  |    84  |   110
         malattia  |  23.6  |  76.4  |  45.6
                   |  36.1  |  49.7  |
         ----------|--------|--------|-------
         almeno    |    46  |    85  |   131
         1         |  35.1  |  64.9  |  54.4
         malattia  |  63.9  |  50.3  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |    72  |   169  |   241
            colonna|  29.9  |  70.1  | 100.0

Significanza                      .0722
Phi                               .12491
Gamma                            -.27231
Numero di casi mancanti                3




  Tabella  6

                     AY        soddisfazione
                     AX        capo rispettoso dell' autonomia professionale

           N. casi |non     |        |
    AX     % linea |rispett |rispett | Totale
           % col.  |        |        | linea
AY       ----------|--------|--------|-------
         non       |    33  |    31  |    64
         soddisfatt|  51.6  |  48.4  |  28.6
                   |  45.8  |  20.4  |
         ----------|--------|--------|-------
                   |    39  |   121  |   160
         soddisfatt|  24.4  |  75.6  |  71.4
                   |  54.2  |  79.6  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |    72  |   152  |   224
            colonna|  32.1  |  67.9  | 100.0

Significanza                      .0002
Phi                               .26299
Gamma                             .53518
Numero di casi mancanti               20




  Tabella  7

                     AY       soddisfazione
                     AX       capo capace di valutare imparzialmente le persone

           N. casi |capo    |capo    |
    AX     % linea |non     |imparz. | Totale
           % col.  |imparz. |        | linea
AY       ----------|--------|--------|-------
         non       |    55  |     8  |    63
         soddisfat.|  87.3  |  12.7  |  28.4
                   |  35.7  |  11.8  |
         ----------|--------|--------|-------
                   |    99  |    60  |   159
         soddisfat.|  62.3  |  37.7  |  71.6
                   |  64.3  |  88.2  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |   154  |    68  |   222
            colonna|  69.4  |  30.6  | 100.0

Significanza                      .0005
Phi                               .24487
Gamma                             .61290
Numero di casi mancanti               22




  Tabella  8

                     AY        malattie senza malattie della vista
                     AX        capo che stimola la competitivita'

           N. casi |capo che|capo che|
    AX     % linea |  non   |stimola | Totale
           % col.  |stimola |        | linea
AY       ----------|--------|--------|-------
         nessuna   |    87  |    11  |    98
         malattia  |  88.8  |  11.2  |  44.1
                   |  50.3  |  22.4  |
         ----------|--------|--------|-------
         almeno    |    86  |    38  |   124
         1         |  69.4  |  30.6  |  55.9
         malattia  |  49.7  |  77.6  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |   173  |    49  |   222
            colonna|  77.9  |  22.1  | 100.0

Significanza                      .0010
Phi                               .23252
Gamma                             .55503
Numero di casi mancanti               22




  Tabella  9

                     AY        malattie senza malattie della vista
                     AX        capo autoritario

           N. casi |capo    |capo    |
    AX     % linea |non     |autorit | Totale
           % col.  |autorit |        | linea
AY       ----------|--------|--------|-------
         nessuna   |    92  |     7  |    99
         malattia  |  92.9  |   7.1  |  44.4
                   |  48.4  |  21.2  |
         ----------|--------|--------|-------
         almeno    |    98  |    26  |   124
         1         |  79.0  |  21.0  |  55.6
         malattia  |  51.6  |  78.8  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |   190  |    33  |   223
            colonna|  85.2  |  14.8  | 100.0

Significanza                      .0066
Phi                               .19445
Gamma                             .55426
Numero di casi mancanti               21




  Tabella  10

                     AY      malattie senza malattie della vista
                     AZ09    capo che stimola la compet. distanza ideale-reale

           N. casi |non     |        |
  AZ09     % linea |delusi  |delusi  | Totale
           % col.  |        |        | linea
AY       ----------|--------|--------|-------
         nessuna   |    88  |     9  |    97
         malattia  |  90.7  |   9.3  |  43.9
                   |  50.0  |  20.0  |
         ----------|--------|--------|-------
         almeno    |    88  |    36  |   124
         1         |  71.0  |  29.0  |  56.1
         malattia  |  50.0  |  80.0  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |   176  |    45  |   221
            colonna|  79.6  |  20.4  | 100.0

Significanza                      .0006
Phi                               .24344
Gamma                             .60000
Numero di casi mancanti               23




  Tabella  11

                     AY        malattie senza malattie della vista
                     AZ05      capo autoritario distanza tra ideale-reale

           N. casi |non     |        |
  AZ05     % linea |delusi  |delusi  | Totale
           % col.  |        |        | linea
AY       ----------|--------|--------|-------
         nessuna   |    92  |     6  |    98
         malattia  |  93.9  |   6.1  |  44.1
                   |  48.9  |  17.6  |
         ----------|--------|--------|-------
         almeno    |    96  |    28  |   124
         1         |  77.4  |  22.6  |  55.9
         malattia  |  51.1  |  82.4  |
         ----------|--------|--------|-------
           Totale  |   188  |    34  |   222
           colonna |  84.7  |  15.3  | 100.0

Significanza                      .0014
Phi                               .22693
Gamma                             .63452
Numero di casi mancanti               22





  Tabella  12

                     AZ05      autoritarismo
                     AZ09      competitivita'

           N. casi |        |        |
  AZ09     % linea |  non   | compet.| Totale
           % col.  | compet.|        | linea
AZ05     ----------|--------|--------|-------
                   |   159  |    28  |   187
          non      |  85.0  |  15.0  |  84.6
      autoritario  |  90.3  |  62.2  |
         ----------|--------|--------|-------
                   |    17  |    17  |    34
      autoritario  |  50.0  |  50.0  |  15.4
                   |   9.7  |  37.8  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |   176  |    45  |   221
            colonna|  79.6  |  20.4  | 100.0

Significanza                      .0000
Phi                               .31383
Gamma                             .70053
Numero di casi mancanti               23




  Tabella  13

                     AY        solidarieta'
                     AZ        amicizia

           N. casi |        |        |
    AZ     % linea | ostil. |amicizia| Totale
           % col.  |        |        | linea
AY       ----------|--------|--------|-------
                   |    15  |    21  |    36
  competitivita'   |  41.7  |  58.3  |  24.8
                   | 100.0  |  16.2  |
         ----------|--------|--------|-------
                   |        |   109  |   109
  solidarieta'     |        | 100.0  |  75.2
                   |        |  83.8  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |    15  |   130  |   145
            colonna|  10.3  |  89.7  | 100.0

Significanza                      .0000
Phi                               .59107
Gamma                            1.00000
Numero di casi macanti                99




  Tabella  14

                     AW        socialita'
                     AZ        amicizia

           N. casi |ostilita|amicizia|
    AZ     % linea |        |        | Totale
           % col.  |        |        | linea
AW       ----------|--------|--------|-------
                   |    13  |    39  |    52
  nessuna          |  25.0  |  75.0  |  31.5
  o poca socialita'| 100.0  |  25.7  |
         ----------|--------|--------|-------
                   |        |   113  |   113
  molta socialita' |        | 100.0  |  68.5
                   |        |  74.3  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |    13  |   152  |   165
            colonna|   7.9  |  92.1  | 100.0

Significanza                      .0000
Phi                               .43111
Gamma                            1.00000
Numero di casi mancanti               79




  Tabella  15

                     AW        socialita'
                     AZ        solidarieta'

           N. casi |competi-|solida- |
    AZ     % linea |tivita' |rieta'  | Totale
           % col.  |        |        | linea
AW       ----------|--------|--------|-------
                   |    32  |    23  |    55
  nessuna          |  58.2  |  41.8  |  36.4
  o poca socialita'|  69.6  |  21.9  |
         ----------|--------|--------|-------
                   |    14  |    82  |    96
  molta socialita' |  14.6  |  85.4  |  63.6
                   |  30.4  |  78.1  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |    46  |   105  |   151
            colonna|  30.5  |  69.5  | 100.0

Significanza                      .0000
Phi                               .45584
Gamma                             .78140
Numero di casi mancanti               93




  Tabella  16

                     AY        soddisfazione
                     AZ        solidarieta'

           N. casi |        |        |
    AZ     % linea | compet.| solid. | Totale
           % col.  |        |        | linea
AY       ----------|--------|--------|-------
                   |    26  |    24  |    50
poca soddisfazione |  52.0  |  48.0  |  30.3
                   |  49.1  |  21.4  |
         ----------|--------|--------|-------
                   |    27  |    88  |   115
molta soddisfaz.   |  23.5  |  76.5  |  69.7
                   |  50.9  |  78.6  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |    53  |   112  |   165
            colonna|  32.1  |  67.9  | 100.0

Significanza                      .0006
Phi                               .28071
Gamma                             .55858
Numero di casi mancanti               79




  Tabella  17

                     AY        soddisfazione
                     AZ        amicizia

           N. casi |        |        |
    AZ     % linea | ostil. |amicizia| Totale
           % col.  |        |        | linea
AY       ----------|--------|--------|-------
                   |    12  |    35  |    47
poca soddisfazione |  25.5  |  74.5  |  26.0
                   |  70.6  |  21.3  |
         ----------|--------|--------|-------
                   |     5  |   129  |   134
molta soddisfaz.   |   3.7  |  96.3  |  74.0
                   |  29.4  |  78.7  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |    17  |   164  |   181
            colonna|   9.4  |  90.6  | 100.0

Significanza                      .0000
Phi                               .32766
Gamma                             .79687
Numero di casi mancanti               63




  Tabella  18

                     AY        malattie senza malattie della vista
                     AZ        amicizia

           N. casi |        |        |
    AZ     % linea | ostil. |amicizia| Totale
           % col.  |        |        | linea
AY       ----------|--------|--------|-------
          nessuna  |     2  |    87  |    89
          malattia |   2.2  |  97.8  |  48.6
                   |  11.8  |  52.4  |
         ----------|--------|--------|-------
          almeno   |    15  |    79  |    94
          1        |  16.0  |  84.0  |  51.4
          malattia |  88.2  |  47.6  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |    17  |   166  |   183
            colonna|   9.3  |  90.7  | 100.0

Significanza                       .0033
Phi                               .23606
Gamma                            -.78401
Numero di casi mancanti               61




  Tabella  19

                     AY        malattie senza malattie della vista
                     AZ        amicizia

           N. casi |ostilita|amicizia|
    AZ     % linea |        |        | Totale
           % col.  |        |        | linea
AY       ----------|--------|--------|-------
                   |    15  |    67  |    82
  nessuna malattia |  18.3  |  81.7  |  49.1
                   |  27.8  |  59.3  |
         ----------|--------|--------|-------
                   |    39  |    46  |    85
  almeno 1 malattia|  45.9  |  54.1  |  50.9
                   |  72.2  |  40.7  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |    54  |   113  |   167
            colonna|  32.3  |  67.7  | 100.0

Significanza                      .0003
Phi                               .29487
Gamma                            -.58220
Numero di casi mancanti               77




  Tabella  20

                     AZ        amicizia
                     AZ05      delusione per capo autoritario

           N. casi | non    | delusi |
  AZ05     % linea | delusi |        | Totale
           % col.  |        |        | linea
AZ       ----------|--------|--------|-------
                   |     9  |     7  |    16
  ostilita'        |  56.3  |  43.8  |   9.5
                   |   6.2  |  30.4  |
         ----------|--------|--------|-------
                   |   137  |    16  |   153
  amicizia         |  89.5  |  10.5  |  90.5
                   |  93.8  |  69.6  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |   146  |    23  |   169
            colonna|  86.4  |  13.6  | 100.0


 Significanza                    .0009
 Phi                             .28426
 Gamma                          -.73889
 Numero di casi mancanti          75




  Tabella  21

                     AZ        amicizia
                     AZ09      delusione per capo che suscita competizione

           N. casi | non    | delusi |
  AZ09     % linea | delusi |        | Totale
           % col.  |        |        | linea
AZ       ----------|--------|--------|-------
                   |     8  |     8  |    16
  ostilita'        |  50.0  |  50.0  |   9.5
                   |   5.8  |  25.8  |
         ----------|--------|--------|-------
                   |   129  |    23  |   152
  amicizia         |  84.9  |  15.1  |  90.5
                   |  94.2  |  74.2  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |   137  |    31  |   168
            colonna|  81.5  |  18.5  | 100.0

Significanza                      .0021
Phi                               .26386
Gamma                            -.69737
Numero di casi mancanti           76




  Tabella  22

                     AY        solidarieta'
                     AZ05      delusione per capo autoritario

           N. casi |non     |delusi  |
  AZ05     % linea |delusi  |        | Totale
           % col.  |        |        | linea
AY       ----------|--------|--------|-------
                   |    34  |    16  |    50
  competitivita'   |  68.0  |  32.0  |  32.5
                   |  26.4  |  64.0  |
         ----------|--------|--------|-------
                   |    95  |     9  |   104
  solidarieta'     |  91.3  |   8.7  |  67.5
                   |  73.6  |  36.0  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |   129  |    25  |   154
            colonna|  83.8  |  16.2  | 100.0

Significanza                      .0006
Phi                               .29645
Gamma                            -.66484
Numero di casi mancanti            90




  Tabella  23

                     AY        solidarieta'
                     AZ09      delusione per capo che suscita competizione

           N. cosi | non    | delusi |
  AZ09     % linea | delusi |        | Totale
           % col.  |        |        | linea
AY       ----------|--------|--------|-------
                   |    32  |    18  |    50
  competitivita'   |  64.0  |  36.0  |  32.7
                   |  26.7  |  54.5  |
         ----------|--------|--------|-------
                   |    88  |    15  |   103
  solidarieta'     |  85.4  |  14.6  |  67.3
                   |  73.3  |  45.5  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |   120  |    33  |   153
            colonna|  78.4  |  21.6  | 100.0

Significanza                      .0049
Phi                               .24447
Gamma                            -.53488
Numero di casi mancanti            91




  Tabella  24

                     AX        creativita'
                     AY        malattia

           N. casi |nessuna |almeno  |
    AY     % linea |malattia|1       | Totale
           % col.  |        |malattia| linea
AX       ----------|--------|--------|-------
                   |    10  |    52  |    62
  nessuna          |  16.1  |  83.9  |  31.3
  creativita'      |  14.9  |  39.7  |
         ----------|--------|--------|-------
                   |    57  |    79  |   136
  creativita'      |  41.9  |  58.1  |  68.7
                   |  85.1  |  60.3  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |    67  |   131  |   198
            colonna|  33.8  |  66.2  | 100.0

Significanza                      .0007
Phi                               .25271
Gamma                            -.57912
Numero di casi mancanti               46




  Tabella  25

                     AX        soddisfazione
                     AY        progettare

           N. casi |non     |progett.|
    AY     % linea |progett.|        | Totale
           % col.  |        |        | linea
AX       ----------|--------|--------|-------
                   |    50  |     6  |    56
  non soddisfatti  |  89.3  |  10.7  |  28.1
                   |  33.6  |  12.0  |
         ----------|--------|--------|-------
                   |    99  |    44  |   143
  soddisfatti      |  69.2  |  30.8  |  71.9
                   |  66.4  |  88.0  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |   149  |    50  |   199
            colonna|  74.9  |  25.1  | 100.0

Significanza                      .0059
Phi                               .20792
Gamma                             .57480
Numero di casi mancanti               45




  Tabella  26

                     AY        progettare
                     AX        se, specialisti, istruttori

           N. casi |altri   |se,     |
    AX     % linea |        |spec.,  | Totale
           % col.  |        |istr.   | linea
AY       ----------|--------|--------|-------
                   |    77  |    71  |   148
  non progettano   |  52.0  |  48.0  |  74.4
                   |  93.9  |  60.7  |
         ----------|--------|--------|-------
                   |     5  |    46  |    51
  progettano       |   9.8  |  90.2  |  25.6
                   |   6.1  |  39.3  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |    82  |   117  |   199
            colonna|  41.2  |  58.8  | 100.0

Significanza                      .0000
Phi                               .37451
Gamma                             .81781
Numero di casi mancanti               45




  Tabella  27

                     AY        malattie senza malattie della vista
                     AZ        anzianita' nella mansione

           N. casi | 2- anni|2+ anni |
    AZ     % linea |        |        | Totale
           % col.  |        |        | linea
AY       ----------|--------|--------|-------
                   |    54  |     5  |    59
  nessuna malattia |  91.5  |   8.5  |  48.8
                   |  56.3  |  20.0  |
         ----------|--------|--------|-------
                   |    42  |    20  |    62
  almeno 1 malattia|  67.7  |  32.3  |  51.2
                   |  43.8  |  80.0  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |    96  |    25  |   121
            colonna|  79.3  |  20.7  | 100.0

Significanza                      .0027
Phi                               .29362
Gamma                             .67442
Numero di casi mancanti              123




  Tabella  28

                     AZ        sciopero
                     AX        soddisfazione

           N. casi |poca    |molta   |
    AX     % linea |soddisf.|soddisf.| Totale
           % col.  |        |        | linea
AZ       ----------|--------|--------|-------
                   |    45  |   142  |   187
  mai sciopero     |  24.1  |  75.9  |  81.0
                   |  66.2  |  87.1  |
         ----------|--------|--------|-------
                   |    23  |    21  |    44
  almeno 1 volta   |  52.3  |  47.7  |  19.0
                   |  33.8  |  12.9  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |    68  |   163  |   231
            colonna|  29.4  |  70.6  | 100.0

Significanza                      .0004
Phi                               .24304
Gamma                            -.55118
Numero di casi mancanti               13




  Tabella  30


L'importanza della possibilita' di usare e sviluppare le proprie capacita'

 Decodifica valori         Valore  Frequenza  Percent

nessuna                         1         0      0.0
una certa                       2        16      6.8
grande                          3        92     39.3
massima                         4       126     53.8
                                     -------  -------
                            TOTALE      234    100.0



L'importanza della possibilita' di imparare cose nuove

 Decodifica valori         Valore  Frequenza  Percent

nessuna                         1         0      0.0
una certa                       2        36     15.3
grande                          3       112     47.7
massima                         4        87     37.0
                                     -------  -------
                            TOTALE      235    100.0



L'importanza della possibilita' di assumere responsabilita'

 Decodifica valori         Valore  Frequenza  Percent

nessuna                         1         5      2.2
una certa                       2        52     22.4
grande                          3       109     47.0
massima                         4        66     28.4
                                     -------  -------
                            TOTALE      232    100.0



  Tabella  31


                     AK        valore responsabilita'
                     AX        valore uso capacita'

           N. casi |non ha  |uso     |
    AX     % linea |valore  |capacita| Totale
           % col.  |        |ha val. | linea
AK       ----------|--------|--------|-------
                   |     9  |    48  |    57
  non ha valore    |  15.8  |  84.2  |  24.8
                   |  56.3  |  22.4  |
         ----------|--------|--------|-------
                   |     7  |   166  |   173
  responsabilita'  |   4.0  |  96.0  |  75.2
  ha valore        |  43.8  |  77.6  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |    16  |   214  |   230
            colonna|   7.0  |  93.0  | 100.0

Significanza                      .0065
Phi                               .19929
Gamma                             .63279
Numero di casi mancanti               14



  Tabella  32


                     AZ        cose nuove
                     AK        responsabilita'

           N. casi |non ha  |respons.|
    AK     % linea |valore  |ha      | Totale
           % col.  |        |valore  | linea
AZ       ----------|--------|--------|-------
                   |    17  |    18  |    35
  non hanno valore |  48.6  |  51.4  |  15.2
                   |  29.8  |  10.3  |
         ----------|--------|--------|-------
                   |    40  |   156  |   196
  cose nuove       |  20.4  |  79.6  |  84.8
  hanno valore     |  70.2  |  89.7  |
         ----------|--------|--------|-------
            Totale |    57  |   174  |   231
            colonna|  24.7  |  75.3  | 100.0

Significanza                      .0008
Phi                               .23422
Gamma                             .57295
Numero di casi mancanti               13