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Nel mese di giugno 1999 abbiamo informato i lavoratori a proposito di un'iniziativa legale intrapresa dalla FIOM-CGIL di Milano contro IBM Italia.
Il ricorso traeva origine dalla decisione dell’azienda di erogare unilateralmente - e a un numero consistente di lavoratori - incrementi del superminimo individuale con la clausola di assorbimento di qualsivoglia aumento retributivo di entità inferiore derivante da accordi sindacali. Ciò costituisce comportamento antisindacale in quanto comporta l’annullamento dei risultati acquisiti attraverso lunghe e complesse vertenze sindacali e disincentiva i lavoratori dal partecipare a quelle e ad altre vertenze future.
Il Giudice del Lavoro, con Decreto del 29 giugno 1999, non ha riconosciuto l’antisindacalità del comportamento di IBM, ma FIOM-CGIL di Milano e R.S.U., rimanendo profondamente convinti delle proprie ragioni, hanno presentato opposizione al citato decreto riservandosi di percorrere, se necessario, tutti i gradi di giudizio.
In occasione dell’udienza del 18 di novembre, il Giudice del Lavoro ha invitato i rappresentanti dell’azienda e del Sindacato a incontrarsi per individuare una possibile soluzione conciliativa capace di porre fine alla vertenza legale, ma IBM ha opposto un netto rifiuto rigettando così l’invito del Magistrato; pertanto la causa è stata rinviata a un'ulteriore udienza che si svolgerà il prossimo 17 dicembre.
La FIOM-CGIL di Milano e le Rappresentanze Sindacali Unitarie confidano in un riconoscimento delle proprie ragioni e continueranno a tenere informati tutti i lavoratori in relazione agli sviluppi della vertenza legale in atto.
Segrate, 19 novembre 1999.
Rappresentanze Sindacali Unitarie
IBM Italia S.p.A.
Milano - Segrate - Basiano